Che cos’è il ventilconvettore?

Il ventilconvettore è un’unità destinata alla climatizzazione ambientale (estiva e invernale) che tecnicamente altro non è che uno scambiatore di calore in cui l’aria realizza uno scambio termico, in condizione di convezione forzata, con l’acqua, il vero e proprio fluido termovettore.

Per una definizione più precisa si può fare riferimento a quella di Eurovent, che lo definisce come “un insieme assemblato in fabbrica che provvede alle funzioni di raffrescare e/o riscaldare aria usando acqua refrigerata o calda, con una mandata d'aria nell'ambiente assicurata da uno o due elettroventilatori. Il ventilconvettore può essere del tipo a mobiletto, posto nell'ambiente da condizionare, con una mandata d'aria libera, o del tipo ad incasso, celato nella struttura del fabbricato e dotato di un condotto di minime proporzioni adeguatamente connesso con l'aspirazione e/o la mandata dell'unità stessa”.

I componenti principali sono:

- uno o più scambiatori di calore;
- uno o più ventilatori con motore elettrico;
- un rivestimento o mantello;
- dispositivi per la raccolta della condensa nella funzionamento in raffrescamento;
- filtro dell’aria.

Quali sono i principali parametri di funzionamento?

Prima di tutto vediamo quali sono le condizioni di prova del citato Eurovent.

In condizioni di raffrescamento la temperatura dell’aria di ingresso è di 27°C a bulbo secco e 19°C a bulbo umido; la temperatura dell’acqua di ingresso è di 7°C con “Delta T” di 5°C:

In condizioni di riscaldamento la temperatura aria ingresso è do 20°C a bulbo secco; la temperatura acqua ingresso nel caso di impianto a due tubi è di 50°C con “Delta T” di 5°C, nel caso di impianto a 4 tubi la temperatura acqua ingresso è di 70°C con “Delta T” 10°C.